La vallata di VILLASCEMA
(Biddascema)
Per
i Villacidresi Villascema è sinonimo di ciliegie.
Qui la natura ha creato un microclima ideale che favorisce la crescita di
questo frutto; gli uomini ne hanno piantato e coltivato grande quantità.
Arrivarci è facile.
Seguiamo le indicazioni per Montimannu,
superiamo la diga sul Leni,
dopo il ponte voltiamo a destra.
Siamo nella VALLATA di Villascema.
Poco avanti, sulla destra scorgiamo la chiesetta
dedicata a S. Giuseppe, una lapide la indica,
più oltre, all'ombra si secolari lecci, un altro grosso sasso ci informa che siamo nel PARCO DI VILLASCEMA.
Larea, spesso degradata da alluvioni, è sempre tenuta bella e ospitale.
E stata
realizzata una staccionata,
allinterno è
stata recuperata una sorgente dacqua potabile,
sono stati posti numerosi
tavoli,
costruiti, con le pietre
del posto, alcuni barbecue per arrostire.
Il posto è ameno e rilassante.
Si possono ammirare
gli orti coltivati che costeggiano il fiume, oppure i ciliegi,
castagni, noci del versante montano.
A fine maggio, quando le ciliegie sono mature,
nellomonima chiesetta si festeggia S. Giuseppe e ha luogo la SAGRA DELLE CILIEGIE.
La gente si reca numerosa per degustare le ciliegie e per trascorrere una
giornata allaria aperta.
Parco di Biddascema, area attrezzata con barbecue in pietra |
COME
CI SI ARRIVA(cartina)
Chi arriva da Villasor dalla SS 196, dopo le prime
case di Villacidro, deve andare a sinistra.
Chi proviene dalla SS 131, attraverso S. Gavino, deve proseguire sulla strada
provinciale S. Gavino-Villacidro fino al semaforo; qui girare a sinistra
per via Nazionale; in prossimità delluscita del paese,
verso Villasor, deve voltare sulla destra.
Da qui in poi sarà facile proseguire seguendo lindicazione del
cartello Montimannu. Si deve superare la diga sul fiume
Leni, costeggiare il lago. Dopo il primo ponte si gira a
destra come indica il cartello Villascema.
ALTRE ESCURSIONI
Da qui è possibile:
subito dopo la chiesetta di S. Giuseppe (267
m s/l/m) voltare a sinistra e salire alla vecchia Cantina
di Croigas, procedere a piedi a Gennè
(770 m s/l/m), a Punta Sanoi (986 m s/l/m)
fino al recinto di ripopolamento di mufloni della Forestale a Monte
Acqua Piccinna (1010 m s/l/m);
oppure alla vecchia Cantina di Croigas, procedere a piedi fino
a Genna Sambucu (914 m s/l/m), a Punta Magusu
o P. Cucuerris (1023 m s/l/m) e Genna Mudegu;
proseguire a sinistra allaltezza delle indicazioni Parco di Villascema
per la vallata successiva Gùturu de Terra, andare a piedi attraverso
il canale SEga Manna a Genna SEga
Manna (823 m s/l/m), a Punta Magusu o
P. Cucuerris (1023 m s/l/m), a Cùcuru Magusu
(969 m s/l/m), a Maguseddu;
continuare nella strada diritta fino alla Cantina di Villascema (325
m s/l/m), proseguire a piedi per Gùturu Deretu, seguire rio SEga Sitzoris e ammirare sulla destra i faraglioni Su Campanibi
S'Ega Sitzoris (592 m s/l/m) e Su Campanibi Su Sinnìbiri (699
m s/l/m), si può proseguire per un tratto del rio Genna Eidadi,
ma bisogna arrestarsi a Scracchinus per la zona impervia e scoscesa;
oppure, sempre da Gùturu Deretu, andare a sinistra e prendere
il canale Su Prèssiu per Genna Maguseddu (957 m s/l/m)
o, voltando a sinistra, per Genna Magusu (898 m s/l/m) o Podenteddus;
dalla Cantina di Villascema proseguire a piedi per Sa Perda Lada
e Genna Farraceus (694 m s/l/m) e il parco comunale di Gonnosfanadiga
di Perd e Pibera.
Quest'ultimo itinerario è ben segnalato e praticabile, perché
completamente risistemato nell'estate 1999;
da Genna Farraceus si può proseguire per le cime del S.
Miali (1047 m s/l/m, 1057 m s/l/m, 1062 m s/l/m, 1047 m s/l/m, 1033
m s/l/m).
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