A cura di Mario Mocci
l'arrivo delle belle giornate, quale migliore occasione per partire alla scoperta di luoghi selvaggi, dal fascino accattivante, senza viaggi organizzati, senza voli charter ma a pochi chilometri da casa?
Vi proponiamo, per i vostri weekend primaverili, alcuni itinerari nel territorio villacidrese o gonnese. Basterà una corda, delle buone scarpe da montagna, buona volontà e la voglia di scoprire un patrimonio inestimabile che è la natura.
Suggeriamo alcuni itinerari naturalistici per gli amanti del trekking e i numerosi gitanti che frequentano la rigogliosa foresta di Villacidro..
Buona passeggiata
Escursione alla
CASCATA alta del RIO LINAS
e alla CASCATA sul RIO ARRUSARBUS nella zona di FIGUS
La catena montuosa del Linas è conosciuta soprattutto per le sue cime, le più alte del Sud Sardegna, tra esse svettano Punta Perda Sa Mesa (1232 m s/l/m ) e Punta Cammedda (1214 m s/l/m ).
Questo grande massiccio, di varia costituzione geologica, presenta
una grande varietà di fenomeni geologici con faglie, stratificazioni,
contatti. E' molto interessante dal punto di vista paesaggistico per i profondi
canaloni, orridi ed incisioni, importanti testimonianze archeo-minerarie.
Sono presenti, ancora intatte, anche piccole porzioni di foresta
originaria (Canale Mau).
Molti considerano il gruppo come un unico complesso montuoso,
comprendendo anche Magusu, l'altopiano di Oridda e la foresta di Marganai.
Il Linas, propriamente detto, ricade nel territorio di Gonnosfanadiga.
Il nostro itinerario si svolge sul versante a Sud-Ovest del
monte Linas forse nella zona meno frequentata e più distante dal paese.
Come ci si arriva?
A piedi naturalmente o con un fuoristrada, moto, quod, mountain bike.
Con un mezzo meccanico idoneo, possiamo percorrere la ripida strada che parte da Gonnosfanadiga, dalla chiesetta di Santa Severa, oppure
dalla zona di Sibiri.
Entrambe le strade confluiscono a Nuraxi Togoro, punto strategico
e d'accesso alle varie zone.
Da qui proseguiamo per Genna Mirrata superando un vecchio cancello;
giungiamo alla sorgente di Riu Purdeddus dove è posto il cancello dell'Azienda Foresta Demaniale. Lì accanto troviamo una lapide in ricordo di un
giovane del paese.
Lasciato il cancello andiamo a piedi verso l' ovile
Linas, di recente acquisito dall'Ente Foreste.
Sulla destra è posta una Madonnina.
A questo punto è necessario prestare maggior attenzione, perché dobbiamo deviare sul sentierino sulla destra e scendere sul canalone un po' scosceso, lungo le impervie creste di s'Ega de s'Ollastu, per portarci alla vista della CASCATA, circa 18 metri, la più alta del Rio Linas.
Il salto forma alla base una bella forra, più giù vi è la seconda cascata, quella media, con i suoi 25 metri, quasi inaccessibile.
Arrivarci, se non si è attrezzati di corda e buoni scarponi, è impresa impossibile.
L'ultima, o la prima partendo da sotto, la più bella e imponente come forza d'acqua è più accessibile da Villacidro.
Proseguiamo sulla sterrata
verso la foresta di Figus, da li a poca distanza incontreremo
una baita in legno in stile alpino. Fino a poco tempo fa era privata,
recentemente è stata acquisita dall'Ente Foreste.
Proseguiamo verso Rio Arrus Arbus
tra un bosco ricco di lecci, ginepri, eriche, filliree e corbezzoli.
Seminascosta, sulla nostra destra incontriamo la cascata di Figus alta solo una ventina di metri circa, ma molto suggestiva e particolare per la caratteristica conformazione della roccia in cui scorre.
E' un angolo davvero incantevole dove ci si può distendere
e riposarsi con calma. Senza fretta,
godiamo il più possibile
dei rumori, profumi e colori che questa giornata ci offre, prima di riprendere
il cammino che ci riporterà a casa.
La zona che abbiamo descritto si può raggiungere anche attraverso altri percorsi:
da Gonnosfanadiga, passando a Perda Pibera per Genna Eidadi
scendendo sul vecchio sentiero dissestato
e da Villacidro seguendo il sentiero
n. 112 sul canale Filareddus.
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