A cura di Mario Mocci
l'arrivo delle belle giornate, quale migliore occasione per partire alla scoperta di luoghi selvaggi, dal fascino accattivante, senza viaggi organizzati, senza voli charter ma a pochi chilometri da casa?
Vi proponiamo, per i vostri weekend primaverili, alcuni itinerari nel territorio villacidrese o gonnese. Basterà una corda, delle buone scarpe da montagna, buona volontà e la voglia di scoprire un patrimonio inestimabile che è la natura.
Suggeriamo alcuni itinerari naturalistici per gli amanti del trekking e i numerosi gitanti che frequentano la rigogliosa foresta di Villacidro..
Buona passeggiata
Escursione a PUNTA ACQUA ZINNIGAS
Trekking sopra i 1000 m/s/l/m. A Nord si può proseguire verso i monti
del Linas, a Sud verso la foresta di Magusu.
Il massiccio di Acqua Zinnigas comprende le tre punte più alte che si trovano sulle montagne villacidresi,
consiste in un prolungato schienale roccioso di granito e scisto da cui emergono i rilievi delle vette più elevate.
La montagna si presenta frastagliata, con
una cresta fatta di tanti blocchi di rocce aguzze, tagliate almeno nella sua parte più alta e spoglia.
Questa zona è compresa nel progetto di Parco Regionale "LINAS - MARGANAI - MONTIMANNU" tutt'oggi ancora in gestazione.
Costituisce un vasto complesso montuoso di varia costituzione geologica, con una grande varietà di fenomeni geologici con faglie, coni di deiezione, stratificazioni.
E' molto interessante dal punto paesaggistico per i profondi canaloni, orridi, incisioni,
e importanti testimonianze paleontologiche, archeologiche e giacimenti minerari.
Sono presenti ancora intatte piccole porzioni di foresta sul calcare paleozoico del Marganai.
Gli itinerari per raggiungere la nostra meta sono essenzialmente due e, per convenienza e logica, sui versamenti opposti, anche se, come dice un detto arcinoto, "tutte le strade portano a Roma".
Il nostro itinerario può partire dalla ex cantina della bella vallata di Villascema, è il percorso ottimale e suggestivo per questa escursione.
Si può Punta Acqua Zinnigas dal versante Ovest lungo il rio Cannisoni verso Gùturu Magusu, oppure lungo Canali Filareddus (sent. n.112) deviando a destra sulla vecchia chiudenda in zona Sa Roia 'e S'ùvara fino a raggiungere Acqua Zinnigas.
Poco avanti, giungiamo a un bivio, alcuni cartelli indicatori ci aiuteranno: sulla destra c'è il torrente e una sbarra che dà inizio alla vecchia carrareccia che porta al valico di confine di Genna Farraceus, quindi a Gonnosfanadiga. Noi proseguiamo dritti, sulla sinistra del rio Gutturu Derettu, così ora si chiama il Rio Villascema, assecondando il cartello che indica le cascate di S'Ega Sitzoris.
Ci inoltriamo in un fitto bosco fra lecci, filliree lentischi, ginepri e vari carrubi.
Alla successiva confluenza fra i due torrenti, proseguiamo sempre sulla sinistra lungo rio S'Ega Sitzoris. Dopo un po' arriviamo al primo guado e passiamo al lato destro. Da qui il percorso si fa più tortuoso e impegnativo, ma affascinante.
Superiamo un breve passaggio roccioso lungo il corso d'acqua tra una sponda e l'altra con suggestivi scorci di rara bellezza.
Arriviamo quindi all'intersezione con Canali su Préssiu, uno slargo della vallata sulla confluenza dei due torrenti maggiori.
Troviamo ruderi di capanne e ricoveri per animali,
anche l'ultimo ovile rimasto in zona, un angolo di foresta tra i meno accessibili
e incontaminati di tutto il territorio villacidrese.
A questo punto abbandoniamo rio S'Ega Sitzoris per portarci alla sinistra sul canale di Lad' 'e Prèssiu lungo un'antica carrareccia sostenuta a tratti con muri a secco ancora ben visibili.
Dopo un po', attraversiamo il ruscello dall'altra parte, seguendo una mulattiera che a tratti sembra lastricata.
Percorso qualche tornante, saliamo quota e ci portiamo a Sa Schina de Is Brabarixinus.
Allcuni sostengono che qui vi fosse un piccolo insediamento nuragico, ma nessuno lo ha mai verificato. La predisposizione di tracce di muri, la sporgenza di alcune grosse pietre sul terreno, a forma circolare, farebbero supporre qualche antico insediamento. Agli esperti l'ardua sentenza.
Noi intanto proseguiamo l'escursione sul sentiero lungo lo schienale sotto un fitto bosco, con tratti panoramici sugli impervi canaloni sottostanti.
Ci arrampichiamo fin sul versante che guarda Genna Maguseddu (m.957), c'è un'ampia macchia verdeggiante che scende verso il rio di
Canali su Préssiu.
Ancora un po' e raggiungiamo la cima detta di Salvatore Deidda a m. 1063 la prima punta che incontriamo in Acqua Zinnigas. Un ultimo strappo e tocchiamo Punta Acqua Zinnigas (m.1136) la più alta vetta di tutto il territorio villacidrese.
Più in là, scorgiamo la terza punta a m. 1114 s/l/m che s'affaccia sul valico di Genna Eidadi sul confine con Gonnosfanadiga e le punte del massiccio del Linas con Cammedda, Cabixetta e Perda sa Mesa (m.1264).
Quassù ci appare una visione quasi magica, uno scenario irreale.
Sospesi tra terra e cielo, osserviamo le aguzze vette avvolte nelle nuvole, i seni, i fianchi, i profili e rilievi delle montagne circostanti, con i loro canali, dossi, selle e cucuzzoli.
Soddisfatti, ci riposiamo e rifocilliamo, prima del ritorno.
Nel ridiscendere, variamo leggermente il percorso, portandoci verso le sorgenti del torrente di Canali su Préssiu. Siamo sempre sui 1000 m/s/l/m. Camminiamo osservando delle piccole cascatelle e i maestosi
olivi lungo il costone.
Ritrovato il sentiero originario verso la confluenza col piccolo rio che scende da Genna Magusu (m. 890), proseguiamo da lì giù verso il fondovalle fino a raggiungere i nostri mezzi per il rientro a casa.
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