A cura di Ignazio Fanni
Marrone:
1067a compagnia artiglieri (1067th Ordnance Company)
Blu: 17° gruppo bombardieri medi (17th
Bombardment Group Medium )
Verde: 51° squadrone manutenzione (51st
Service squadron)
Rosso: 31a e 34a squadra
bombardieri medi dell’aviazione francese. (31e et 34e
Escadre BM de l’Armée
de l’Air )
28 ottobre 1943
(la 1067° compagnia parte per la Sardegna)
La compagnia e i suoi veicoli vengono aggregati a un’autocolonna
diretta al porto di Biserta per essere imbarcati sull’ LST n.162
diretto in Sardegna.
30 ottobre
Poco prima dell’imbarco, a causa della penuria di spazio sulla nave, alcuni veicoli di ridotte dimensioni vengono caricati su quelli più capienti, in modo che tutta la compagnia (veicoli, 3 ufficiali e 53 soldati) possa trovare posto sulla nave.
Primo novembre
Si sbarca nel porto di Cagliari dove viene organizzato un convoglio per Decimomannu. In un oliveto vengono piazzate le tende per l’accampamento e viene individuata un aera dove vengono subito iniziati i lavori per la costruzione di un deposito munizioni.
2 novembre
HQ
Iniziano a circolare voci di un prossimo trasferimento.
3 novembre
HQ
Le voci che circolavano ieri si sono rivelate veritiere. Statisticamente
questo accade solo una volta su cinque. Circa 400 uomini partiranno venerdì
per la Sardegna. Il nostro giornalino “Scars and Gripes”
è stato pubblicato qui, oggi, per l’ultima volta. Riprenderà
ad essere stampato nella nostra nuova base.
3 novembre
(il 51° parte per la Sardegna)
L’ordine di prepararci per la partenza fu ricevuto il tre novembre.
Le tende furono levate, l’equipaggiamento già impacchettato fu caricato
sui camion e fu organizzato il convoglio. La notte fu passata in “pup
tents” (buche ricoperte con dei teloni) o in qualsiasi altro riparo potesse
essere utilizzato.
Il mattino seguente, alle cinque in punto lo squadrone fu svegliato. I
teloni delle pup tent furono arrotolati ancora bagnati per l’umido della
notte. Una colazione calda fu consumata stando in piedi, gli zaini furono
messi in spalla e il primo convoglio, con tutto l’equipaggiamento pesante,
si avviò.
La massa degli uomini rimase a presidiare l’area dove era stato
l’accampamento e aiutarono a caricare l’equipaggiamento delle cucine.
Alle otto, completati tutti i dettagli, lo squadrone si mise in marcia
e dopo due ore di strada arrivò al punto di raccolta dove si trattenne
due giorni per gli ultimi preparativi. I più dormirono in hangar a prova
di bomba, gli altro sotto o vicino ai camion proteggendosi con teli impermeabili
da una a pioggia incessante che sembrò essere il giusto epilogo ai nostri
trecentosessanta giorni in Africa, trecento sessanta giorni di sudore
e di freddo, di gioie e di dolori.
4 novembre
HQ
Il cibo è sempre lo stesso. Carne in scatola, manzo sotto sale, salsicce
di Vienna, fagioli, spinaci e piselli (tutti regolarmente in barattoli)
costituiscono il nostro menu base. Anche il burro è in scatola e non vale
molto. In effetti viene usato molto poco perché sa più di lardo che di
burro. Ogni due o tre giorni abbiamo confettura di qualche frutta. Il
caffè ci viene servito regolarmente ogni mattina, ma a pranzo e cena,
normalmente, solo acqua. Qualche volta a cena abbiamo succo di pomodoro,
ma raramente. Ogni 7 – 10 giorni abbiamo pancake (frittelle dolci) a colazione,
oppure french toast. Gli altri giorni il solito bacon, farina d’avena,
crema di cereali, ralston. Niente frutta fresca da molti mesi. Il nostro
dessert è normalmente frutta in barattolo. Qualche volta è costituito
da qualche tipo di pudding o da stufato di frutta che arriva qui disidratata.
5 novembre
HQ
Il reparto avanzato si è mosso oggi circa alle 19,00. Era costituito da
circa 400 uomini (ufficiali e soldati) con i loro equipaggiamento, diretti
a Biserta dove bivaccheranno per un certo numero di giorni prima di imbarcarsi
sui mezzi da sbarco che li porteranno in Sardegna. Gli uomini rimasti
qui saranno poi trasportati alla nuova base per mezzo di aerei. Una volta
sparite le tende e gli edifici principali il campo ha un aspetto molto
irregolare.
6 novembre
HQ
Durante il giorno si è cercato di riorganizzare il campo dopo la partenza
del reparto avanzato.
….La nostra nuova pista pavimentata è ormai pronta ma difficilmente
la useremo noi. Abbiamo seri problemi con i trasporti perché siamo rimasti
con solo 4 camion e tre jeep per tutto il gruppo.
6 novembre
Thunderbird, 34 BS
Il capitano Richter con alcuni collaboratori si sono recati in
aereo in Sardegna per ispezionare la nuova area. Non essendo possibile
atterrare a Villacidro l’aereo è dovuto scendere a Elmas (vicino Cagliari)
da dove la missione è proseguita in camion sino al campo di Villacidro
distante una trentina di miglia. Arrivati qui, tuttavia, non si è riusciti
a concludere molto.
7 novembre
(51°)
Il sette novembre, alle undici del mattino, lo squadrone fu sistemato
di nuovo sui camion per raggiungere il vicino porto di imbarco. Il trasferimento
degli uomini a bordo della nave di “Sua Maestà”, l’LST 407, si concluse
mezz’ora prima di mezzogiorno, mentre il carico dell’equipaggiamento fu
più difficoltoso perché tutti i mezzi dovettero salire a marcia indietro
per favorire uno sbarco più veloce una volta arrivati a Cagliari. Grande
fu la meraviglia di tutti che una nave apparentemente così piccola potesse
contenere senza difficoltà lo squadrone con tutto l’equipaggiamento.
Gli uomini furono molto contenti di avere a disposizione le docce con
acqua calda non e approfittarono immediatamente di questo privilegio.
La notte fu trascorsa all’ancora e il nove novembre, alle cinque del
mattino, 8 ufficiali e 203 uomini uscirono dal porto di Biserta lasciando,
senza rimpianti, il “nero” continente africano. Il pasto era a base di
razioni C ma la maggior parte finì in bocca ai pesci perché quasi tutti
gli uomini soffrì di mal di mare e ognuno ebbe il suo turno al parapetto
della nave. Questa era la nostra terza traversata e fu senz’altro la peggiore.
8 novembre
(51°)
La mattina seguente, alle cinque, entravamo nel porto di Cagliari,
in Sardegna. L’aver imbarcato correttamente i veicoli ci facilitò molto
lo sbarco e anche le grandi autobotti uscirono dalla nave con grande facilità.
Dopo tre ore e mezzo le operazioni di sbarco erano terminate e sarebbero
potute durare anche una mezz’ora di meno se non si fosse guastato l’elevatore.
Tolto questo piccolo contrattempo tutto il trasferimento dall’Africa era
avvenuto senza altri incidenti e la soddisfazione per questo fatto traspariva
dalla faccia sorridente del comandante dello squadrone.
Al porto fummo accolti dal capitano Hyatt, del 310 Service Group,
che ci diede precise indicazioni per raggiungere la nostra nuova base.
Il convoglio veniva organizzato man mano che i veicoli lasciavano la nave
e così , non appena l’ultimo camion usci dalla nave, quello di testa si
mise in movimento.
8 novembre
Una
parte della 1067^ compagnia viene trasferita presso il campo di volo a
circa due miglia da Villacidro sulla strada Villacidro-Villasor.
Un prato semicircolare protetto da vecchi ulivi e da una muraglia di rocce
è il posto ideale dove accamparci.
E così vengono costituiti due reparti:
uno presso il campo di Decimo, aggregato al 320° Bomb Group e
uno presso il campo di Villacidro per provvedere allo stoccaggio delle
munizioni e delle bombe e al carico di queste sugli aerei del il
17° Bomb Group e (in seguito) anche
sugli aerei del 1/22 squadrone francese.
Le maggiori difficoltà si presenteranno ( nei mesi venturi)
a causa dei camion piuttosto vecchi, delle strade piuttosto malandate
e della difficoltà a procurarci i pezzi di ricambio.
9 novembre
HQ - Djedeida
Un aereo con la posta si è recato in Sardegna. Cielo coperto e piogge
intermittenti tutto il giorno. Il maggiore Gilbert è tornato dalla Sardegna,
dopo il tramonto. Tutti i veicoli disponibili sono stati portati sul campo
per illuminargli la pista.
“Dovrò partecipare al prossimo
raid ma non ci saranno raid per un certo numero di giorni perché domani
ci trasferiremo a Villacidro in Sardegna.”
Da: Overseas Diary of Herschel D. Davis, 95th Bombardment Squadron.
9 novembre
(51°)
Il
giorno seguente scegliemmo il posto dove piazzare le tende e ci mettemmo
subito all’opera, ufficiali compresi. L’area era una serie di quadrati
coltivati a mandorli recintati da muretti di pietre o da cactus (fichi
d’India), con un bel tappeto di erba verde.
Qualche minuto dopo aver scaricato le tende e l’equipaggiamento dai
camion, tutti erano all’opera per drizzare i pali delle tende e improvvisamente
le tende fiorirono tra i mandorli e i cactus come se anche loro facessero
parte del paesaggio. In un tempo record ognuno ebbe la sua nuova casa:
per i soldati le tende piramidali e per gli ufficiali una baracca inglese
del tipo Nissen.
Poi fu montata un’altra baracca Nissen per la cucina e una grande
tenda a padiglione per la mensa comune. Tutto ciò fu mimetizzato con delle
frasche in modo da confondersi con i cactus circostanti. Nei giorni seguenti
la cucina sarà finita con muretti, la mensa dotata di un pavimento in
legno e di otto robusti tavoli in legno e sarà adibita oltre che a refettorio
anche a soggiorno e sala ricreazione con un bar a una estremità della
tenda per rendere meno monotone le serate dopo la libera uscita.
10 novembre
Fango dappertutto a causa della pioggia.
Abbiamo ricevuto notizia che il reparto avanzato è arrivato oggi in Sardegna.
Hanno attraversato il mare su mezzi da sbarco Higgins. Gran parte del
nostro equipaggiamento è ancora a Biserta in attesa di essere trasportato
in Sardegna. L’area di Biserta dove era accampato il nostro reparto avanzato,
al momento è un mare di fango.
10 novembre
Dopo un relativamente corto viaggio sul mare il 10 novembre il
nostro LTS attraccò al porto di Cagliari a metà pomeriggio.
Alcuni dei ragazzi avevano sofferto il mal di mare ma grazie alla buona
sistemazione a bordo, ci furono poche lagnanze. Naturalmente il pasto
consistette solo in razioni “C”.
10 novembre
(F.P. Carnese)
“Il 10 novembre del 1943 il nostro
LTS approdò nel porto di Cagliari in Sardegna e quindi partimmo per la
nostra nuova base presso Villacidro.
“Finalmente
ci siamo installati nella nuova Dimora e devo che è abbastanza carina.
Le nostre tende sono state piazzate in un terreno coltivato a mandorli
e a ulivi in un dolce declivio. Il terreno è coperto di muschio e erba
verde. L’unico inconveniente è che c’è molta umidità. Io sto (nella tenda)
con Al Woodill, John Cain, e P.K. Young, che sembrano essere tutti tipi
piacevoli e un po’ svitati come me.
Da quando sono arrivato qui il gruppo ha fatto due sortite: il solito
giro sul ponte di Orvieto e quello di oggi vicino Nizza in Francia. Io
parteciperò al prossimo.
Da: Overseas Diary of Herschel D. Davis
11 novembre
Thunderbird
Alzatisi di buon mattino, il capitano Fast e il capitano Criswell
andarono alla ricerca di un luogo adatto per lo squadrone. Il posto migliore,
a Sud-Ovest della pista e ai piedi di alcune colline, aveva anche alcuni
edifici occupati dai soldati italiani.
Dopo un’accesa discussione Criswell e Fast riuscirono a farsi consegnare
l’area per il 34° squadrone, che vi si trasferì nella tarda mattinata.
Bob Joachim si è sentito male ed è stato portato all’ospedale
(di Cagliari).
11 novembre
(F.P. Carnese)
Sulla base del chi prima arriva prima
è servito “, avremmo dovuto ricevere una tenda, cercarci un posto dove
sistemarci e tirare su la tenda. Dovetti cedere tre tende ad altrettanti
ufficiali, compresi i siti che avevo scelto. Ricevetti una quarta tenda
e mi trovai un quarto posto per montarla. Avevo già sistemato il palo
centrale e i cinque perimetrali, quando arrivò il Lt. James D. Fahs Jr.
che decise che gli piaceva il posto che avevo scelto e che la tenda era la sua. Quanta merda pensano, questi fottuti ufficiaki, che uno possa ingoiare?
Gli risposi: no, tu puoi avere il posto, ma la tenda è la mia. E gli feci
notare che il regolamento militare stabiliva che fosse lui a farsi il
suo lavoro. Fahs allora corse dal capitano Fast il più velocemente
che i suoi fottuti piedi gli consentivano e riferì l’accaduto. In pratica
chiedeva, in ordine esatto: le mie scuse, la sua tenda (ossia la MIA TENDA)
montata e che, se io non avessi accondisceso, che fossi deferito alla
corte marziale. Fast mi disse che avevo ragione io ma che, purtroppo,
lui dove stare dalla parte degli ufficiali. Alla fine dovetti capitolare
e feci ciò che mi si chiedeva. Tuttavia mi rifiutai di vivere in una tenda
e decisi di dormire sotto un albero senza radermi né curare in alcun modo l’aspetto fisico.”
12 novembre
Thunderbird,
(Villacidro).
Abbiamo iniziato a mettere su le varie sezioni. Qui , nella nostra area,
ci sono cinque costruzioni in muratura.
13 novembre
HQ, (Djedeida).
Ogni giorno uno o due aerei si recano in Sardegna per controllare la nostra
nuova base e portano indietro la posta. Secondo tutti i rapporti avremo
una sistemazione migliore di questa a Djedeida.
Il tenente Kreps del 432°, che era sta abbattuto su Gabesin nel
mese di gennaio, è tornato oggi dopo essere scappato da un treno tedesco
in rotta per il Nord Italia sul quale si trovava insieme ad altri prigionieri
di guerra. Ha riferito che anche il tenente colonnello Greaning è riuscito
a fuggire dallo stesso treno e probabilmente, anche lui, è sulla via del
ritorno.
Thunderbird (Villacidro)
Continuano i lavori per mettere su il campo. Un vecchio baraccamento sito
nell’area del comando di gruppo (Casale del Re) è stato demolito per essere
ricostruito secondo le nostre esigenze. Un’unità di molti uomini è al
lavoro sulla pista per rimuovere frammenti di proiettili ecc.
14 novembre
HQ, (Djedeida).
Niente capellano (già trasferito a Villacidro) e niente servizi religiosi.
Tempo buono. Gli aerei si sono recati in Sardegna per trasportare 50 sacchi
di posta per il gruppo.
15 novembre
HQ, (Djedeida).Thunderbird
(Villacidro).
Il
vecchio edificio (di legno) tedesco smontato nell’area del comando di
gruppo è stato ricostruito nella nostra area è verrà usato come mensa
ufficiali. Per la mensa truppa verrà usato un ampia costruzione che esisteva
già nella nostra area (Gutturu ‘e forru). Due costruzioni verranno usate
come alloggio ufficiali, e un ampio edificio in muratura verrà suddiviso
in fureria, ufficio postale, dispensario, ufficio operativo e alloggio
per il capitano Criswell.
16 novembre
HQ (Djedeida). Thunderbird (Villacidro).
Abbiamo messo a disposizione uomini e camion per bonificare il campo da
frammenti di bombe. Lentamente si riesce a portare avanti i lavori per
il completamento della pista. Squadre di sminatori si danno da fare per
rimuovere le bombe nascoste sottoterra.
Gli uomini rimasti a Djedeida non hanno potuto volare neanche oggi.
17 novembre
HQ, (Djedeida).
Tempo cattivo, missione cancellata. Solo una missione in 40 giorni. Gli
aerei si recano ogni giorno in Sardegna. Shelby e Weaver, appena scampati
ai campi di prigionia nazisti, oggi sono tornati alla base per una visita
di commiato, dal momento che si preparano a partire per gli States.
Thunderbird (Villacidro).
La pioggia rallenta i lavori in tutta l’area e quindi, anche
il lavoro dei genieri nelle piste.
18 novembre
HQ, (Djedeida).
Da oggi I magazzini ferroviari di Grosseto sono veramente in cattivo stato
dal momento che i nostri aerei sono riusciti a portare a termine la loro
missione in modo veramente egregio. A causa del brutto tempo solo metà
degli aerei hanno potuto sganciare il loro carico. Nonostante ciò, il lavoro
è stato svolto in maniera perfetta.
Thunderbird (Villacidro)
Da Djedeida missione sui magazzini ferroviari di Grosseto.
19 novembre
HQ, 17th Bombardment Group (Djedeida).Thunderbird (Villacidro).
Un aereo del nostro squadrone è stato il primo B-26 ad atterrare su questo
campo. Naturalmente è rimasto impantanato e non è riuscito a ripartire,
ma poco importa: la Sardegna è un posto grazioso dove trascorrere una
notte o due, o forse anche tre.
La pioggia continua a ostacolare i lavori sul campo.
20 novembre
HQ, 17 Bombardment Group (Djedeida).
Missione sulla Francia ancora andata a vuoto a causa del cattivo tempo.
Gli equipaggi hanno da meno 10 a meno 20 gradi ( Fahrenheit ?) di temperatura
a 10.000 piedi di quota.
Thunderbird (Villacidro).
Non si è potuto lavorare a causa della pioggia.
21 novembre
HQ, (Djedeida).
Cinquantadue aerei in missione per il terzo giorno consecutivo. Il generale
Doolittle ha partecipato alla missione con il 17°.
22 novembre
HQ, (Djedeida).
Missione sul porto di Livorno, Italia: 6 ore e mezzo di volo, per i ragazzi.
Tempo ottimo e bersaglio colpito a dovere.
23 novembre
HQ, (Djedeida).
Oggi la missione è iniziata alle 3 del mattino.
Il comando del nostro Wing in Sardegna (Elmas) ha un dell’ edificio
per i suoi ufficiali, proprio come un moderno edificio per uffici negli
Stati Uniti. Il loro campo di volo è troppo è troppo corto per l’atterraggio
dei bombardieri.
Thunderbird (Villacidro).
L’area comincia a prendere forma. La fureria, il dispensario
e la sala operativa sono state sistemate nell’edificio principale, le
pareti sono state imbiancate e gli uffici sono confortevoli come quelli
negli Stati Uniti.
Fahas e Earl sono stati promossi a capitano.
24 novembre
HQ, (Djedeida).
Oggi niente missione. Tutti guardano ai prossimi giorni
quando festeggeremo il Giorno del Ringraziamento: le voci che preannunciavano
il tacchino, sono state confermate.
Ancora qualche aereo è stato trasferito in Sardegna.
Thunderbird (Villacidro)
E’ stata completata la mensa truppa, un posto comodo dove poter consumare
i pasti. Nello stesso edificio è stato ricavato un locale per il barbiere
dello squadrone e uno per le attrezzature di Johnson. Per un taglio di
capelli si spendono cinque lire (o un nickel) e per la barba due lire.
Sono state finite le tavole per la mensa ufficiali.
25 novembre
HQ, (djedeida).
La missione é stata annullata 20 minuti dopo l’inizio del briefing. Ciò
darà a tutti l’opportunità di godersi il Thanksgiving Day (il giorno del
ringraziamento). Tacchino in abbondanza e ognuno ha potuto fare il pieno.
Thunderbird (Villacidro).
A Villacidro proseguono i lavori.
F.P.
Carnese :
“Dopo due settimane il capitano
Fast mi ordinò di trasferirmi nella tenda del personale della fureria………Preso
in carico in questo ufficio, per dimostrare le mie capacità mi feci carico
di una grande mole di lavoro. Tenevo la contabilità dei MIA (dispersi
in combattimento, dei KIA( morti in combattimento), dei morti, dei morti
in seguito a ferite,ecc.
Dovevo censurare le lettere e le foto e altri oggetti. In questa maniera
venivo a conoscenza di come fossero le mogli, i figli le fidanzate o le
innamorate dei miei commilitoni. ……
26 novembre
HQ, (Djedeida).Thunderbird (Villacidro).
Da Djedeida missione di 6 aerei sulla città di Cassino.
27 novembre
HQ,
(Djedeida).
Il
morale del gruppo è di nuovo alto visto il successo della missione di
ieri. E questa è la quinta missione andata bene.
Sempre pioggia: il terreno è un mare di fango.
Thunderbird (Villacidro).
La cucina è operativa in una baracca Nissen. Si è provveduto a lasciare
un ampio spazio per cucinare e per conservare i commestibili che potrebbero
danneggiarsi in un posto umido. I magazzini di approvvigionamento per
lo squadrone sono stati sistemati in una costruzione che si trova circa
un miglio a Sud della fureria.
28 novembre
HQ,
(Djedeida).
I prigionieri italiani aggregati al gruppo si sono guadagnati la
stima di tutti.
La maggior parte sono grandi lavoratori ed apprezzano i benefici di cui
godono. Sono fidati e non vengono tenuti sotto controllo. E’ un vero peccato
che verranno rimandati al quartier generale, quando ci trasferiremo in
Sardegna.
Un altro film eccellente ieri notte. Peccato che, a causa della
pioggia, metà degli spettatori è stata costretta ad andarsene.
Thunderbird (Villacidro).
Da Djedeida missione fallita su un aeroporto francese, a causa delle nuvole.
Dopo aver girato sull’obiettivo per circa 15 minuti nella speranza di
uno spiraglio tra le nuvole, gli aerei hanno preso la via del ritorno
e hanno dovuto liberarsi di parte delle bombe, dopo aver disinnescato
i detonatori, per non restare senza carburante.
29 novembre
HQ,
(Djedeida).
La missione di oggi (48 aeroplani) è andata male perchè a causa
delle nuvole non si è potuto individuare il bersaglio e tutte le bombe
sono tornate alla base.
Non possiamo più usufruire delle docce. Il gruppo si trasferisce.
Per lo più si usano gli elmetti. La mattina presto, farsi la barba con
l’acqua fredda, è poco piacevole, ma ci si abitua presto.
Thunderbird (Villacidro)
Da Djedeida 12 aerei dello squadrone in una formazione di 48 aerei
del gruppo sono partiti per una missione sull’aeroporto di Guidonia, vicino
Roma. Non si è potuto sganciare a causa delle nuvole.
30 novembre
HQ,Thunderbird (Villacidro).
Da Djedeida missione sul ponte ferroviario di Monte Molino.
L’ aereo del Maj. Belsma, comandante del 432° è stato abbattuto dalla
contraerea.
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