A cura del gruppo scout AGESCI-Villacidro 1
La
prima forma di scoutismo, pensata e realizzata da Baden Powell, fu quella
rivolta ai ragazzi/e dagli 11/12 e 16 anni.
Egli, partendo dal desiderio spontaneo dei giovani, di aggregarsi
in piccoli gruppi, propose la formazione di squadriglie, strutture fondamentali,
composte da 6/7 ragazzi di tutte le età e dello stesso sesso.
Più squadriglie danno vita al Reparto.
Questo offrì ed offre tuttora ai ragazzi/e uno spazio di crescita e
di scambio ricco e articolato.
A tutti i giovani, esploratori e guide, viene proposto un cammino,
chiamato sentiero.
Questo consente lo sviluppo graduale e globale della persona
mediante l'impegno ad identificare, sviluppare e realizzare le proprie potenzialità.
1986, Piani di Pezza (Abruzzo), Rout nazionale, catena umana.
Il
percorso si concretizza nell'accoglienza, nella condivisione, nella fedeltà,
nell'essenzialità e nella partecipazione.
La guida del reparto è affidata
a un gruppo di adulti, chiamati capi, che si impegnano ad educare i ragazzi
alla fede, all'amore, alla cittadinanza, alla mondialità e alla pace.
Gli strumenti utilizzati per il conseguimento
di tali obiettivi sono:
lo spirito di avventura, la vita all'aria aperta,
il gioco, la buona azione e l'abilità manuale.
1986, Piani
di Pezza (Abruzzo),
20.000 scout provenienti da tutta l'Italia
partecipano alla Rout nazionale.
Perché
l'azione educativa sia significativa, i capi dell'AGESCI, curano i momenti
fondamentali della metodologia scout, che sono:
la promessa, che manifesta l'impegno ufficiale del ragazzo/a di voler far
parte della grande famiglia degli scout;
la Legge, che con i suoi inviti al fare e all'agire inizia allo sviluppo della
coscienza morale;
il Motto (siate preparati!), che esprime lo spirito della proposta scout.
Giuditta Sireus
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