A cura del gruppo scout AGESCI-Villacidro 1
REPARTO
Un anno di attività
SALVE BAMBINI!
Chi di voi ha voglia di divertirsi e imparare cose nuove?
Bene, se avete un’età compresa tra gli otto e gli undici anni
potete far parte del nuovo
BRANCO LUPETTI SCOUT VILLACIDRO 1°.
Basta telefonare ai seguenti numeri:
Barbara Ferrau tel. 070/ 9329684
Salis Rosaria Tel. 070/ 9315627
Piras Perangelo Tel. 070/ 9339535
Ciao Vi aspettiamo!
Un giorno diverso
dagli altri
8 febbraio 2004 a Cracuris
La sveglia suona presto per i giovani scout del reparto. Oggi
deve essere un giorno speciale da vivere in pienezza, ricco di significati,
di impegno, di ascolto, ma anche di gioia e divertimento. Come ogni anno,
in reparto, ci sono nuovi iscritti e le attività della giornata sono
improntate alla conoscenza e al rispetto della legge scout: un insieme
di norme che regolano la vita nel gruppo proposte ad ogni fanciullo affinché
in essa trovi la guida per un itinerario di crescita personale da condividere
con tutti i fratelli scout.
E così, l’otto febbraio alle 7,30 ci ritroviamo
in chiesa: è domenica e tutti insieme celebriamo la S. Messa.
Al termine della celebrazione, con lo zaino in spalla, ci avviamo verso
Cracuris, località nei pressi di Sa Spendula.
Soffia un po’ di vento e l’aria del mattino è
fresca, ma in complesso il tempo promette bene e già si vede il sole
che ci accompagnerà nella giornata. L’entusiasmo è alto
e il tragitto da fare non scoraggia i ragazzi, anzi sono sempre attratti
dal fascino dell’avventura quando si fanno escursioni in montagna.
Alle 9, 30 circa giungiamo a destinazione e ci diamo subito
da fare. Il programma del giorno favorisce la riflessione sui valori che
ispirano la legge scout; ricco di giochi, preparati apposta per aiutare
gli esploratori e le guide a metterli in pratica. E’ un’occasione
per gli scout affinché quest’insieme di norme non sia una cosa
astratta, ma una scelta di vita che li guida come una stella polare. Affinché
possa edificare in ciascuno di loro una solida base che porta ad una promessa
scout consapevole e che segnerà a tutti gli effetti l’ingresso
nel gruppo.
Tra un gioco e l’altro il tempo passa, il sole è
alto, l’ambiente che ci circonda è bellissimo, ricco di vegetazione
e la legna secca non manca, senza difficoltà tutti riescono a procurarne
abbastanza per cucinare. Sono questi momenti di collaborazione significativi
dove tutti hanno uno spazio reale per rendersi utili, essere protagonisti
senza che nessuno rimanga spettatore. Ciascuno realizza, con i rami di olivastro,
la propria graticola per cuocere la carne.
Dopo poco…
si comincia a sentire un gradevole profumo
che rende tutti impazienti. Ma ormai è fatta! Finalmente possiamo
sederci e mangiare, anche chi ha avuto la sfortuna di vedere la propria
bistecca finire irrimediabilmente tra la cenere, ha trovato la solidarietà
di qualcun altro che ha diviso con lui la propria. E’ molto piacevole
chiacchierare accanto al fuoco, ma prima di andar via c’è ancora
un po’ da fare, ci alziamo, ciascuno raccoglie le proprie cose e riprendiamo
le attività, finché giunge l’ora di rientrare.
La giornata è stata piena, partecipata, tutto si è
svolto secondo il programma, concludiamo con la preghiera e ci incamminiamo
soddisfatti verso casa.
Mariella Bolacchi
01 - 09 luglio 2003
CAMPO ESTIVO Foresta MAGUSU - VILLACIDRO
Ore 10.30: finalmente si parte! Eccoci riuniti in Piazza
Lavatoio, con gli zaini, i sacchi a pelo, le tende, i guidoni. Volpi, Aquile,
Tigri, Pantere e Lupi, il reparto è quasi al completo. Purtroppo,
per alcuni è stato impossibile venire.
Saliamo in macchina e dopo un breve viaggio ci fermiamo a Magusu; ci diamo
subito da fare per scaricare dal camion l’equipaggiamento da campo
e montiamo le tende.
Intanto…si è fatto tardi: ci fermiamo per il pranzo e… finalmente
il bagno, nel laghetto lungo il corso del fiume, ma non prima di aver digerito!
Durante il campo, basato sul famoso libro “Il Signore degli Anelli”,
abbiamo seguito le orme dei
protagonisti; battaglia dopo battaglia, divisi in buoni e cattivi abbiamo
messo in scena le varie lotte fino al trionfo del bene. Ognuno di noi faceva
parte di un gruppo, e aveva un ruolo preciso negli avvenimenti.
Ma non sono stati soltanto i giochi e i bagni a tenerci compagnia durante
questo campo, ci sono state tante altre attività. Per esempio, la
veglia alle stelle, abbiamo osservato la luna al telescopio: uno spettacolo
indimenticabile! Poi ci siamo sdraiati a guardare il cielo stellato e ognuno
di noi ha riflettuto su gli aspetti della propria vita. E che dire della
gara di cucina?
È stata come sempre una bella esperienza,
che ci ha permesso di sbizzarrirci e confrontarci con gli altri in modo
costruttivo. Per i più grandi c’è stato anche l’hyke:
i capi ci hanno dato una mappa da seguire per giungere in un luogo preciso
e piazzare la nostra tenda. I maschi da una parte e le femmine da un’altra
ci siamo allontanati per trascorrere una notte da soli, che ci è
servita per conoscerci meglio e a maturare insieme. Abbiamo riflettuto sui
brani assegnatici dai capi, la cosa più divertente è stata
il sistemarci dentro la piccola tenda in quattro.
Non sono mancati il gioco dei bigliettini, ormai diventato una tradizione;
i momenti di preghiera nel suggestivo angolo allestito per tutto il campo;
le notti attorno al fuoco di bivacco con canti, giochi e bans. Ma è
soprattutto lo stare bene insieme che ha reso indimenticabile questo campo
estivo.
Alla prossima!
Yasmina Pani
Il campo estivo, qualche riflessione
Il campo estivo…
è come una parola magica che
racchiude in sé grandi emozioni. E’ un’occasione da non
lasciarsi sfuggire.
Dal punto di vista dei ragazzi è sicuramente voglia di mettersi alla
prova lontani dai propri genitori per imparare ad essere autonomi e…
purtroppo faticare, consolidare amicizie, giocare e vivere l’avventura.
Per i capi, fare il campo estivo, non è solo una tradizione, ma è
sicuramente dare risposte alle esigenze espresse dai ragazzi durante l’arco
dell’anno. E’ l’occasione per fornire loro dei momenti
educativi, anche quelli non espressi volontariamente, che li aiutino a crescere
e a maturare. E’ l’occasione per vivere insieme l’esperienza
di fede: in un itinerario ricco di stimoli e adeguato alle situazioni che
i ragazzi stanno vivendo si inseriscono momenti di riflessione, confronto
e preghiera.
Già dopo alcuni giorni di convivenza, durante questo periodo emergono,
nel bene e nel male, i sentimenti veri di ognuno, ci si aiuta a vicenda,
talvolta ci si scontra, ma sono sempre eventi positivi utili alla crescita
dei ragazzi.
Possiamo sicuramente affermare che un’esperienza come questa sia un
banco di prova dove ciascuno tasta le proprie capacità sia per quanto
riguarda le attività pratiche quotidiane che nei rapporti con gli
altri. La vita di campo richiede per il ragazzo maggior impegno rispetto
a quanto egli sa fare, ma pur sempre alla sua portata, e allora… basta
unire le forze o se è possibile chiedere a se stessi un po’
di più per riuscire a raggiungere l’obiettivo.
Così, anche quest’anno in un ambiente naturale meraviglioso,
abbiamo vissuto l’avventura dello scoutismo.
Incidenti a pare speriamo sia stata un’avventura a lieto fine per
tutti!
Mariella Bolacchi
31 maggio - 1 giugno
2003
CAMPO A PISCINAS
Gemellaggio
(Guspini 1° - Villacidro 1°)
ALBUM
Siamo pronti per
la partenza!
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Momenti di gioco sulle dune di Piscinas |
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Pronti per l'alza bandiera?
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I capi in quadrato...
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Momenti di relax,
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E' bellissimo, ci divertiamo da matti!!!
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Quanta sabbia dentro
le scarpe...
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Erano anni ormai che una squadriglia non ci tentava più,
ma lo scorso aprile è accaduto di nuovo:
la squadriglia Pantere del reparto Villacidro I è riuscita ad organizzare
un’uscita autonoma con lo scopo di compiere un’Impresa che potesse
avere una qualche utilità sociale;
nella fattispecie si è trattato di un’Impresa particolare,
che per la sua difficoltà di realizzazione merita davvero questo
nome.
Le giovani Pantere, guidate dal sottoscritto, si sono infatti
recate nell’amata località di S.Sisinnio, per cercare di ripulire
il posto di almeno la metà dei rifiuti presenti, che praticamente
rendono questo suggestiva località una suggestiva discarica a cielo
aperto.
Dopo un’attenta e accurata organizzazione della giornata,
frutto di numerosi incontri fra di noi, il giorno prefissato (il 28 aprile)
ci siamo incontrati in Piazza di Chiesa muniti di biciclette, attrezzi vari
in base alle nostre mansioni e la consapevolezza ognuno del proprio compito:
c’era chi doveva sovrintendere alla manutenzione dei nostri preziosi
mezzi di trasporto, chi si sarebbe occupato di realizzare schede naturalistiche
del posto e così via;
nessuno avrebbe assolutamente dovuto essere sfaccendato. Dopo poche ma incoraggianti
parole del nostro Capo-Reparto, siamo partiti verso la nostra meta, che
abbiamo raggiunto in circa mezz’ora.
Appena arrivati là, il triste spettacolo offertoci
dai cumuli di bicchieri di plastica e lattine sparsi nel posto contribuì
a farci rivalutare seriamente il nostro orario di rientro (con tutta quella
roba da raccattare, chissà quando avremmo finito…).
Fabbricati velocemente dei pratici bastoni appuntiti per permetterci di
raccogliere più velocemente le cartacce e indossate le dovute precauzioni
(guanti e cappellini), abbiamo preso una buona carica di ossigeno e iniziato
subito a lavorare.
Divisi in due squadre, abbiamo occupato le zone Nord e Sud
della zona e ci siamo dati da fare per cercare di eliminare minuziosamente
ogni singolo elemento che là non doveva stare.
Siamo rimasti inorriditi di fronte alla grande varietà di rifiuti
che abbiamo trovato: da lattine semivuote di birra a carcasse arrugginite
di vecchie biciclette.
E’ davvero un paradosso sconcertante il fatto che tutti noi villacidresi
siamo orgogliosi e ci vantiamo smodatamente di possedere nella nostra cittadina
certi straordinari capolavori della natura come gli olivastri secolari che
si trovano a S.Sisinnio, ma nel contempo li circondiamo di quanto più
dannoso per loro possa esistere; non credo che queste piante abbiano vissuto
centinaia d’anni solo per essere rovinate da degli incoscienti menefreghisti
che non si rendono conto di essere responsabili di uno scempio...
Ma torniamo alla nostra impresa: dopo una veloce pausa pranzo
nel cortile della famosa chiesetta, abbiamo ripreso a svolgere la nostra
attività, che comunque è risultata molto efficace, vista la
quantità di bustoni di immondezza ricavati e, soprattutto, visto
il fatto che alla fine della giornata il posto era totalmente pulito.
Abbiamo eseguito l’attività di pulizia per circa sette ore,
dalle 10:00 alle 17:00, escluso naturalmente il pranzo, e, nonostante il
sole cocente e la considerevole quantità di lavoro, abbiamo ugualmente
trovato dei momenti per divertirci e svagarci. Siamo tornati in Piazza di
Chiesa stanchi, ma soddisfatti della nostra opera, e dopo i saluti…ognuno
a casa sua.
E’ stata un’ottima esperienza, non c’è
che dire, costruttiva e divertente, a dimostrazione che non serve una grande
disponibilità di tempo e mezzi per fare qualcosa di utile per la
comunità. Personalmente, sento il dovere di ringraziare i miei giovani
squadriglieri, che hanno davvero messo grande volontà e forza d’animo
nel compiere quest’impresa; non un lamento, non un sussulto, solamente
la voglia di sentirsi veramente utili davanti agli altri.
Andrea Cabriolu
La promessa scout sigilla ufficialmente l’ingresso di ogni ragazzo
nel gruppo A.G.E.S.C.I.
La lealtà, l’impegno, la disponibilità e l’amore
per il prossimo sono i valori racchiusi nella sua formula che il promessando
pronuncia durante la cerimonia.
Valori molto forti e profondi che ognuno è chiamato a rispettare, perché
volontariamente ha scelto di entrare a far parte della grande famiglia degli
scout.
La promessa è un evento che si ripete anno dopo anno ogni qualvolta
ci sono nuovi ragazzi in reparto.
Anche stavolta gli ultimi arrivati del reparto Villacidro 1° hanno espresso
il desiderio di farla.
E’ questo un momento solenne che è sempre preceduto da una veglia
di preparazione e riflessione personale che facciamo in uscita di due giorni.
La scelta di un ambiente naturale non è un caso o solo il desiderio
di vivere l’avventura,
ma una scelta compiuta volontariamente perché e lì che sentiamo
più forte la presenza di Dio.
E, per rispettare la tradizione, l’otto marzo siamo partiti per la montagna villacidrese.
Sistemati i nostri zaini abbiamo trascorso un po’ di tempo a giocare,
interrotto il gioco in un’atmosfera gioiosa abbiamo consumato con gusto
la nostra cena comunitaria a base di pizza che ci ha dato la carica per cominciare
a lavorare seriamente.
A contatto con la natura, sotto un cielo stellato e accompagnati dal silenzio
del bosco, rotto solo dallo scroscio delle acque del fiume, abbiamo iniziato
la veglia itinerante.
Ogni ragazzo ha fatto una riflessione personale su un articolo della legge scout seguita da una preghiera comunitaria.
Si è proseguito così per tutti i dieci articoli. Intanto l’orologio,
inesorabile andava avanti: era giunta l’ora di andare a dormire e…infilati
dentro i nostri sacchi a pelo, tra chiacchierii e battute, il sonno ci ha
sopraffatto.
La mattina del nove, dopo una rinfrescata, ci siamo trasferiti nel piazzale
della chiesetta del Carmine.
Lì, abbiamo giocato e cantato. In seguito, alla presenza di don Giovanni
e dei genitori dei ragazzi, si è svolta la cerimonia della promessa
con la consegna del fazzolettone, simbolo di appartenenza al gruppo.
A conclusione ci siamo recati in parrocchia per la celebrazione della S. Messa.
Fiduciosi che queste esperienze restino sempre nei cuori dei nostri ragazzi,
aguriamo loro di fare sempre al meglio affinché i valori che noi proponiamo
li accompagnino sempre qualunque sia la scelta di vita che faranno.
Mariella Bolacchi
Iscrizioni
Ehi, sveglia! Non è più tempo di dormire.
Lo so che le vacanze non sono finite,
ma
con l'inizio, ormai prossimo, del nuovo anno scolastico bisogna
cominciare a pensare a come impiegherete il tempo libero oltre lo studio.
Noi un'idea ce l'avremmo:
Che ne dite di vivere l'esperienza scout insieme a tanti altri ragazzi che
già fanno parte del gruppo?Bene, se volete è tutto molto semplice,
l'invito è rivolto a tutti i giovani di età compresa tra gli
undici e i quindici anni, ma anche a tutti gli adulti, aspiranti capi che
vogliono dedicare un po' del loro tempo agli altri.Per iscriversi e diventare
esploratori e guide, così si chiamano i ragazzi e le ragazze del
reparto, basta comunicare i vostri dati anagrafici a Gabriela Podda, Tel.
070/9314613
o
Mariella Bolacchi, Tel 070/9314997
oppure,
rivolgetevi alla parrocchia S. Barbara.
Non si pagano quote mensili e siete liberi di provare se lo
scoutismo piace;
a quel punto se decidete di restare verrete censiti nell'AGESCI (associazione
guide e scout cattolici italiani), con una minima quota d'iscrizione sarete
assicurati contro eventuali infortuni durante le attività e abbonati
alla rivista scout che vi arriverà a casa mensilmente.
Noi ci incontriamo settimanalmente (di solito il sabato pomeriggio,
ma si può decidere un altro giorno che possa andar bene a tutti)
nella nostra sede di via Gialeto, per giocare, cantare, chiacchierare e
sicuramente divertirci.
Le squadriglie, (piccoli gruppi) su indicazione del capo reparto, si incontrano
autonomamente, in un altro giorno della settimana, per preparare le attività
del sabato.
Durante l'anno, oltre agli incontri settimanali, programmiamo delle uscite
in montagna, per vivere l'avventura a contatto con la natura e scoprire
tante cose nuove e interessanti.
Tra gli appuntamenti fissi degli scout, il 23 aprile festeggiamo
il S. Giorgio che è il santo protettore del reparto e ci incontriamo
con tutti gli scout della zona di Oristano di cui il nostro gruppo fa parte.
Durante il periodo Natalizio facciamo il campo invernale e a conclusione
dell'anno, prima delle vacanze il campo estivo.
Ciao a tutti, vi aspettiamo!!!
Mariella Bolacchi
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