Si narra
che…
Quando
era ancora fanciullo, Sisinnio andasse a pregare in un luogo nascosto
in cima a un monte.
Un giorno con lui erano alcuni ragazzi sui coetanei e una famiglia
che li accompagnava. Lungo la strada, incontrarono tre cavalieri
romani in groppa ai loro cavalli che, con aspetto minaccioso, si
avvicinavano alla piccola comitiva.
Spaventati a morte da questa vista, i bambini tentarono di fuggire
verso i boschi che fiancheggiavano la strada, mentre Sisinnio veniva
nascosto dalla famiglia per non essere visto.
Si deve sapere che, in quei tempi, i cavalieri avevano una pessima
fama perché erano veramente spietati, per questo motivo tutti
tentavano di mettersi in salvo.
Senza
perdere tempo, i soldati circondarono gli sfortunati compagni di
viaggio di Sisinnio e fecero per colpirli con le loro poderose armi.
Ormai la triste sorte delle povere vittime era quasi segnata, quando
Sisinnio uscito allo scoperto si fece avanti e parlò.
Come per magia la sua voce innocente bloccò i tre soldati
che, inspiegabilmente, divennero gentili e benevoli tanto da accompagnare
i fanciulli e la famiglia lungo tutto il viaggio e da convertirsi
poi al cristianesimo.
I tre
cavalieri provenivano dalla lontana città di Torres e quando
vi tornarono, si misero a predicare alle genti le parole del Vangelo.
A causa della loro fede, in seguito vennero arrestati e uccisi.
Questo
è il primo e il più conosciuto fra tutti i miracoli
del santo.
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