Pistacia lentiscus L.
Famiglia Anacardiaceae
Nome comune
Lentisco
Nome Sardo
Moddizzi (Villacidro – Sard. merid.), Modditzi (Campidano – Iglesias – Goceano), Modditzia (Campidano), Moddizzi (Sard. merid.), Moddisi (Ogliastra), Modditha (Bitti), Modditza (Barbagie – Sard. merid.), Kessa (Sassarese – Goceano – Logudoro – Gallura – Nuorese – Bitti), Moddissi (loc. div.), Essa (Barbagia).
Generalità
Specie indigena tipica della macchia mediterranea.
Arbusto o alberello sempreverde diffuso in tutta la Sardegna, dalle
zone costiere a quelle montane interne, fino ai 700 mt. s.l.m.
E’ una specie a rapido accrescimento, eliofila, termofila e frugale, cioè
si adatta a qualsiasi substrato, anche se predilige terreni silicei.
In genere è’ ricco di polloni con portamento arbustivo, o spesso a pulvino,
ma talvolta si sviluppa a portamento arboreo raggiungendo dimensioni
considerevoli, anche 7-8 metri. Ha una forte capacità pollonifera, quindi
dopo il taglio ricaccia abbondantemente.
Per tale ragione, si presta ad essere governato a ceduo, mentre, al
passaggio del fuoco (incendi) si impone sulle altre specie, infatti si
sviluppa rapidamente emettendo numerosi virgulti dalla ceppaia.
E’ una specie allevata nei vivai forestali, viene impiegata sporadicamente
nei rimboschimenti, ma è ampiamente utilizzata anche per scopi ornamentali
nei parchi, giardini, ville.
E’ una specie dioica (pianta con fiori solo maschili o femminili), quindi
un aspetto singolare del lentisco che lo rende molto caratteristico e
attraente, soprattutto per scopi ornamentali, è il periodo della fioritura;
infatti le piante femminili, hanno un fiore caratteristico, raccolto in
racemi di colore rosso-vivo. Anche la fruttificazione caratterizza questo
alberello, infatti si riempie di numerosissime drupe rosse.
In Sardegna le macchie a lentisco, miste a leccio, corbezzolo, fillirea e
alle eriche, spesso rappresentano una degradazione delle leccete, ma sono
anche uno stadio dinamico di evoluzione verso formazioni forestali più
evolute, quali appunto le leccete.
In diverse parti della Sardegna, tra queste Villacidro, vegetano alberi
maestosi di lentisco che costituiscono dei monumenti vegetali, naturali e
paesaggistici, con dimensioni straordinarie: circa 70-80 cm di diametro.
Il legno del lentisco è di ottima qualità per riscaldamento e per la
produzione del carbone; al taglio emana un forte odore di resina, così pure
le foglie se stropicciate; è un legno duro, profumato e colorato.
Portamento
Arbusto alto fino a 5 mt, di colore verde scuro, spesso a portamento pulvino, molto ramificato.
Corteccia
Di colore rossiccia, ruvida e squamosa da adulta.
Foglie
Paripennate, persistenti, alterne, lunghe 8-15 cm; 8-12 foglioline oblungo-lanceolate, lunghe 2-4 cm, margine intero, coriacee; pagina superiore liscia, lucida e di colore verde con nervatura centrale rossiccia, pagina inferiore più chiara e ruvida. Se stropicciate emanano un forte odore di resina.
Fiori
Specie dioica (pianta con fiori solo maschili o femminili) a fiori
unisessuali in racemi portati nell’ascella delle foglie, di colore verde
quelli maschili, e rosso i femminili.
Fioritura: marzo-aprile
Frutti
Piccola drupa, sferica, 3-5 mm, di colore rosso e nera a maturità, molto appetite dagli uccelli.
© G. P. Madau 2005