Il
Tricolore, la sua storia
La bandiera
tricolore nasce il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia, all'interno
della Repubblica Cispadana e viene poi adottata dal Regno Italico
(1797-1814).
In quel periodo
le varie repubbliche, che sotto la suggestione di Napoleone, si costituirono
a danno dei precedenti stati assoluti, scelsero quasi tutti bandiere
ispirate a quella francese del 1790.
Il tricolore diventò così espressione dell'ideale di indipendenza
che poi caratterizzò il Risorgimento e simbolo delle libertà
via via conquistate dal popolo.
Dopo la Restaurazione decretata al Congresso di Vienna, questo
vessillo venne sempre più decisamente adottato da
quanti lottarono per la riscossa nazionale contro i vari governi.
Durante la Prima guerra di indipendenza fu lo stesso Carlo Alberto
a deliberare che la bandiera tricolore italiana diventasse il
segno di riconoscimento delle sue truppe.
Conquistata
l'unità (1861) il tricolore continuò ad essere la
bandiera del Regno d'Italia.
Nel 1925 si giunse a definire per legge i modelli della bandiera
nazionale e della bandiera dello stato (con l'aggiunta della corona
reale).
Con la nascita
della Repubblica (2 giugno 1946) si stabilì che
"la
bandiera è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso,
a bande verticali e di eguali dimensioni".
Era il 24 marzo 1947.
Nel dopoguerra, col passare degli anni, si assistè
ad una crisi di identità sempre più marcata circa
il concetto di nazione.
Il tricolore
pareva destinato a diventare non un simbolo di appartenenza ad
una specifica società con un proprio territorio e una cultura
tutta sua, ma una semplice rappresentazione di un paese che non
apprezza e non difende più la sua razionale connotazione
e le sue peculiarità.
Oggi, invece, si assiste ad una riscoperta del valore dell'unità
nazionale, degli aspetti libertari e del piacere di potersi definire
"italiani" che possono diventare un'eredità preziosissima
anche per l'Italia che verrà.
Significative al riguardo appaiono le parole del Presidente della
Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
"Il tricolore non è una semplice insegna di Stato,
è un vessillo di libertà conquistata da un popolo
che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi
di fratellanza, di eguaglianza, di giustizia. Nei valori della
propria storia e della propria civiltà".