TOPONOMASTICA
Vie e vicinati di Villacidro
17)
SA MITZA
Su bixinàu de sa Mìtza
è probabilmente il primo nucleo abitativo di Villacidro, sorto intorno
ad una sorgente che assicurava l'approvvigionamento idrico alla comunità.
Questa sorgente veniva chiamata "sa funtàna
de s'arrìu"; vi si accedeva passando da "sa
bìa de sa mìtza" (odierna Via Gialetto), da "sa
cabàda de s'arrìu" (odierna salita Frontera), dalla
Piazza della Chiesa, da "s'ùturu de is òtus".
La Piazza era attraversata dalla Fluminera che veniva superata con uno scivolo
per i carri ed una passerella per i pedoni.
Nel 1893 si cominciò la costruzione
del Lavatoio che avrebbe permesso alle donne di lavare al coperto e con
i piedi all'asciutto in tutte le stagioni; sino ad allora il bucato si faceva
lungo la Fluminera o al fiume; venivano utilizzate delle grandi pietre lisce
disseminate lungo il corso dei torrenti.
Contemporanei del Lavatoio sono il mattatoio, il
muro di cinta con le guardiole e gli abbeveratoi,
"sa Funtanèdha" in Via Regione sarda.
In
quella che oggi è la Piazza del Lavatoio le donne lavavano e attingevano
dalla fonte l'acqua potabile e per gli usi domestici, gli uomini portavano buoi
e cavalli all'abbeverata, gli addetti macellavano gli animali le cui carni sarebbero
state poi vendute nelle pubbliche macellerie di Piazza Frontera e di "Sa
panghixèdha".
Il mattatoio, ultima costruzione del centro abitato, confinava con il vicinato de "s'ùturu de is òtus" e si trovava dove ora sorge la statua dello scultore Efisio Cadoni, a ridosso della Fluminera dove veniva riversato il sangue ed i residui della macellazione rendendo le sue acque maleodoranti e sgradevoli alla vista.
Dietro il Lavatoio si ergeva alto il comignolo della distilleria dei Murgia, la cui ottima acquavite, aromatizzata allo zafferano, acquistò ampia rinomanza per la sua gradevolezza soprattutto nel XVIII e XIX secolo.
Il Lavatoio venne chiuso nel 1965
circa in quanto, essendoci l'acqua corrente in tutte le case del paese, aveva
perduto la funzione per la quale era stato costruito.
In questi anni furono demoliti il mattatoio, l'abbeveratoio e parte delle logge
mentre il Lavatoio fu affossato sotto il livello stradale per permettere una
buona viabilità automobilistica con la copertura della Fluminera.